I am Stefano Ampolo

Max - Q

Parliamo un po' di me..
Ho frequentato il Politecnico di Milano, indirizzo Ingegneria Elettronica. Ho sempre avuto una spiccata curiosità e la passione per la scienza, matematica ed elettronica.
Tra le personalita' che sono il fondamento della mia cultura e personalità potrei elencarne infinte, ma mi limiterò a questi pochi nomi: N.Tesla, C.F.Gauss, R.Feynman, S.Hawking, A.Einstein.
Da bambino adoravo smontare di tutto per comprendere come le cose funzionassero, diciamo che fin da piccolo sono sempre stato un reverse-engineer, il problema era però che quando smontavo un qualcosa di tecnologico non potevo far altro che fermarmi davanti ad un pcb popolato da piccoli rettangolini, cilindretti e scatoline nere dalle diversissime funzioni, forme e temperature.
Davanti ad un oggetto del genere la mia capacità di comprensione colava a picco, di conseguenza essendo inversamente proporzionale , la mia curiosità non poteva che esplodere, dovevo assolutamente capire.
Così, polarizzato dalla mia curiosità e dalla stima verso i grandi inventori del passato, eccomi appena diciannovenne a lasciare la mia terra ed a intraprendere la carriera universitaria a Milano.
Qui rapidamente trovai pane per i miei denti ed anche uno sfogo extra per la mia passione per lo spazio, nel progetto Skyward Experimental Rocketry.
Si tratta di un progetto completamente studentesco dove si progettano, realizzano e lanciano, missili sonda con l'obiettivo di competere con le altre università ed inoltre, analizzando i dati raccolti, studiare il sistema dinamico del missile e le interazioni con l'atmosfera.
In Skyward ho fatto parte del team di elettronica, dove avuto posizioni varie, in primo luogo dove ho avuto modo di imparare a progettare PCB, fortunatamente sono entrato a far parte del progetto proprio nel momento dove si decise di rivoluzionare l'elettronica di bordo, passando da componentistica through hole a full smd. Così c'era davvero molto lavoro da fare: riprogettare tutta l'elettronica quasi da zero, partendo da schematici precedenti e discovery boards della ST. Ciò fu un enorme stimolo perchè si potè quindi mirare non solo a riprogettare i sistemi esistenti e funzionanti ma anche espandere le funzionalità e creare/inventare del nuovo.
Successivamente il mio ruolo è stato più da ing. automatico e programmatore in quanto si è reso necessario realizzare un sistema di atterraggio auto-pilotato, controllato mediante una vela di rogallo, quindi: simulazioni mathlab, prototipo in scala, realizzazione e lancio dello stesso dai posti più svariati (grattacieli di Milano, dighe del Bresciano ed Elicotteri) per validare il modello e successivamente testare l'algoritmo di controllo di atterraggio ( basato principalmente su ingressi da Imu e GPS e validati da un filtro di Kalman).
Arrivata la prima laurea e fatti i primi esami della magistrale ho lasciato il progetto Skyward per far spazio alle nuove leve e nel contempo concentrarmi sul progetto di tesi; Il Progetto FEES: un cubesat per validazione e testing di dispositivi e sistemi - in space -.
Questo progetto data la sua serietà e data la mancanza di personale tecnico all'interno dell'azienda di riferimento, mi ha assorbito completamente, facendomi tralasciare anche molti esami, il mio contributo in tal senso è stato di natura molteplice ed è durato circa un anno e mezzo. Creero' in futuro una intera sezione del sito a riguardo.
La mia carriera al momento è sintetizzabile così. Questo è il mio passato ed adesso sto lavorando senza sosta per completare la tesi (Project FEES) e dare le ultime due materie che mi frutteranno il tanto ambito titolo di Dottore Magistrale in Ing. Elettronica.